Survival: duro colpo per Bolsonaro con la rimozione del massimo funzionario missionario in Brasile
22 maggio 2020
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La rimozione del controverso missionario Ricardo Lopes Dias dalla sua alta carica governativa, appena ordinata da un giudice, infligge un duro colpo al presidente del Brasile Bolsonaro, ha dichiarato Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni.
Lopes Dias, missionario evangelico ed ex membro di New Tribes Mission/Ethnos 360, era stato nominato capo dell’unità per i popoli incontattati dell’Agenzia governativa agli Affari indigeni (FUNAI) in febbraio.
La nomina, estremamente controversa, era stata descritta all’epoca da Sarah Shenker di Survival “come mettere la volpe a guardia del pollaio. ” Sotto il presidente Bolsonaro, che gode del grande sostegno degli evangelici e sta spingendo per l’apertura delle terre indigene allo sfruttamento commerciale mediante decreti legislativi, i missionari evangelici hanno intensificato i loro sforzi per riuscire a raggiungere le tribù incontattate.
Con una clamorosa sentenza un giudice ha ora decretato che la nomina di Lopes Dias era illegale e lo ha rimosso dall’incarico con effetto immediato. Nella sua sentenza, il giudice Antonio Souza Prudente ha dichiarato che “la nomina costituiva un chiaro conflitto di interessi” e “una grande minaccia per la politica che esclude il contatto forzato con i popoli indigeni incontattati… e per il principio di autodeterminazione”.
“I popoli indigeni della valle di Javari sapevano che mettere un missionario al comando dell’unità per gli Indiani incontattati era pericoloso, e spero che questa decisione non possa essere contestata in appello” ha commentato Beto Marubo dell’organizzazione indigena UNIVAJA.
Il mese scorso, in un’altra sentenza storica, a seguito di una causa avviata proprio da UNIVAJA, un giudice aveva proibito ai missionari evangelici di entrare in contatto con tribù incontattate della Valle Javari.
L’ufficio della procura che aveva aperto il caso ha dichiarato: “Abbiamo avuto accesso a documenti firmati dalle organizzazioni missionarie internazionali a cui Ricardo Lopes Dias è collegato, che dimostrano il coinvolgimento di New Tribes Missione Brasile – di cui Lopes ha fatto parte per dieci anni – in un piano per forzare il contatto con le tribù incontattate ed evangelizzarle”.
“È una grande vittoria per la campagna in difesa delle terre delle tribù incontattate” ha detto Sarah Shenker, responsabile della campagna per i popoli incontattati di Survival Intrnational. “La nomina di Lopes Dias equivaleva a una vera e propria dichiarazione di guerra contro il loro diritto alla protezione dei loro territori e al loro diritto di rimanere isolati se così vogliono.”
“Era una parte fondamentale dell’esplicita politica di Bolsonaro che mira a distruggere i popoli indigeni del paese, a smantellare le squadre che proteggono i loro territori e svendere le loro terre a taglialegna, minatori e allevatori.”
“Le tribù incontattate oggi proteggono vaste aree di foresta ricche di risorse e biodiversità. Sotto Lopes Dias, rischiavano di essere competamente aperte prima ai missionari evangelici e poi agli affaristi. Avremmo probabilmente assistito allo sterminio di intere tribù. Oggi abbiamo un barlume di speranza che non accada.”
“La campagna lanciata per rimuovere Lopes Dias ha segnato una straordinaria vittoria. Le organizzazioni indigene del Brasile hanno guidato l’attacco, Survival International ha portato la campagna in tutto il mondo, ha fatto pressioni sulle autorità per mesi, ha inondato i social di messaggi e di video, e ha fatto arrivare al governo oltre 10.000 e-mail di protesta tramite i suoi sostenitori. Speriamo che Bolsonaro finalmente capisca che, se persevererà nel suo programma genocida, si dovrà confrontare con la resistenza ad ogni suo passo."
Le esperte Sarah Shenker e Fiona Watson di Survival International sono disponibili per intervista.