Convenzione ILO 169
La campagna di Survival per la ratifica della Convenzione ILO 169
Per preservare la nostra integrità non accettiamo fondi da governi o grandi aziende. Dipendiamo interamente dalle tue donazioni – senza di te, Survival non potrebbe esistere.
Survival lavora su casi specifici ma lancia anche campagne trasversali su problemi che minacciano i popoli indigeni in ogni parte del mondo.
La campagna di Survival per la ratifica della Convenzione ILO 169
La campagna #MayflowersKill è il frutto di una collaborazione tra alcuni indigeni degli Stati Uniti e Survival International. Nasce per dare risonanza internazionale al genocidio dei Nativi Americani, per denunciare il suo continuo ripetersi oggi in altri continenti e per mostrare come lo si può e lo si deve fermare.
Durante l’ultimo vertice della Convenzione sulla diversità biologica (Convention on Biological Diversity - CBD), i leader mondiali si sono accordati per trasformare il 30% della Terra in “Aree Protette” entro il 2030. Secondo le grandi ONG della conservazione, questa conversione mitigherà i cambiamenti climatici, ridurrà la perdita della fauna selvatica, aumenterà la biodiversità e di conseguenza salverà il nostro ambiente. Ma si sbagliano.
Lo sapevi che l’80% della biodiversità terrestre si trova nei territori dei popoli indigeni? Survival promuove un nuovo modello di conservazione della natura che rispetti i diritti dei popoli indigeni e riconosca loro il ruolo di migliori custodi del mondo naturale. Senza popoli indigeni, non c’è natura né futuro.
Al mondo esistono più di 100 tribù incontattate. La loro sopravvivenza è minacciata da violenza, malattie e razzismo. Leggi e attivati subito per i popoli incontattati.
Se non sarà fermata, un’imponente corsa al carbone distruggerà le terre e i mezzi di sostentamento di decine di migliaia di popoli indigeni. Stanno organizzando una resistenza coraggiosa e rischiosa, e hanno bisogno urgente del nostro sostegno.
La truffa delle compensazioni di carbonio non è solo aria fritta – uccide le persone e il pianeta.
Portare ai popoli indigeni lo “sviluppo” e il “progresso” non contribuisce a renderli più felici né più sani. Al contrario, provoca conseguenze devastanti. Rispettare i loro diritti territoriali è di gran lunga il modo migliore per assicurare il loro benessere.
Le scuole per l’assimilazione. Oggi, circa due milioni di bambini indigeni di varie parti del mondo studiano in scuole residenziali dove gli strappano l’identità e li indottrinano per conformarli alla società dominante, con gravi traumi fisici e psicologici. Aiutaci a restituire ai popoli indigeni il controllo della loro educazione.
Le autorità brasiliane stanno cercando di sabotare una misura di tutela fondamentale per i popoli incontattati del paese: le ordinanze di protezione territoriale.
Arrivano i nostri! è un fumetto, disponibile sia in versione cartacea sia online. Con illustrazioni brillanti e umorismo tagliente, il libretto offre un modo radicalmente nuovo di guardare al concetto di “sviluppo” e al suo impatto sui popoli tribali.
Molto spesso, per descrivere i popoli indigeni vengono usati termini come "primitivi" o "uomini dell'età della pietra": parole che rafforzano la falsa idea che questi popoli siano rimasti immutati per generazioni. Questa percezione, che risale all'epoca coloniale, è non solo scientificamente sbagliata ma è anche pericolosa perché alimenta pregiudizi utilizzati ancora oggi per legittimare la violazione dei loro diritti.
Secondo le stime ONU, i popoli indigeni oggi contano 476 milioni di persone in 90 nazioni diverse. Tra loro, circa 150 milioni vivono in società tribali. Scopri di più su questi popoli e sulle loro lotte: iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti periodici.