Nel mondo esistono più di cento popoli incontattati
Le tribù incontattate sono popoli indigeni che evitano il contatto con gli esterni. Non sono arretrate o primitive, né reliquie di un passato remoto. Sono nostre contemporanee e rappresentano una parte essenziale della diversità umana. Quando i loro diritti sono rispettati, continuano a prosperare. Ma violenza, malattie e razzismo minacciano la loro sopravvivenza.
Custodi
Il modo migliore per impedire la distruzione della foresta amazzonica è difendere i diritti territoriali delle tribù incontattate.Territorio Indigeno Tanaru, Brasile (qui vive vive l’“Ultimo della sua tribù”: un uomo solo, l’ultimo sopravvissuto del suo popolo). © Survival International
Attivati subito per le tribù incontattate
Genocidio
Intere popolazioni vengono sterminate dalla violenza genocida di stranieri che le derubano di terre e risorse, e da malattie, come l’influenza e il morbillo, verso cui non hanno difese immunitarie.
Diversità
Gli Awá incontattati dell’Amazzonia brasiliana utilizzano la resina dell’albero del maçaranduba per illuminare le case o cacciare di notte. Sanno costruire una abitazione in poche ore – con liane, foglie e tronchi d’albero.Indiani incontattati in Brasile individuati dall’alto durante una spedizione governativa, maggio 2010. Gli uomini, dai corpi dipinti di rosso e nero, osservano l'aereo governativo.© G. Miranda/FUNAI/Survival
Per salire sugli alberi e raccogliere il miele dagli alveari, i Kawahiva incontattati utilizzano scale sofisticate, e pescano nei corsi d’acqua vicini ai loro accampamenti con nasse efficaci.
Per catturare prede più grandi, un uomo incontattato – noto come “l’ultimo della sua tribù” – scava buche profonde costellate di punte affilate alla base.
Conoscenza
Hanno un’acuta comprensione del mondo naturale, basata su vasti saperi botanici e zoologici, e vantano soluzioni uniche per vivere in modo sostenibile. Molti dei farmaci utilizzati dalla medicina occidentale e degli alimenti base del mondo ci vengono da loro, e hanno salvato milioni di vite. Ed è probabile che le tribù incontattate custodiscano molti altri segreti sulla loro foresta.Insediamento di tribù incontattata nella Valle Javari, Brasile, 2011.© Peetsa/FUNAI/CGIIRC Archive
Attivati per i popoli incontattati
Furto di terra e contatto forzato
Siamo contrari a ogni tentativo di contatto promosso dall’esterno. Il contatto è sempre mortale, e decidere se e quando iniziarlo spetta solo a loro. Chi entra nei territori delle tribù incontattate nega loro ogni possibilità di scelta.
Se le loro terre non saranno protette, per i popoli incontattati sarà la catastrofe. Stanno resistendo all’invasione e alla distruzione dei loro territori e noi stiamo facendo tutto il possibile per rendere le loro terre sicure, garantire che non siano invase dagli esterni e dare loro la possibilità di decidere autonomamente del loro futuro.
Popoli incontattati che rischiano di essere distrutti: ecco 3 casi urgenti
1. Ayoreo, Paraguay: l’ultimo dei popoli incontattati del Sud America sopravvissuto al di fuori dell’Amazzonia vive in un’isola di verde in continua diminuzione. Per far spazio agli allevamenti di bestiame, i bulldozer stanno distruggendo la foresta tutt’intorno a ritmi vertiginosi.
2. Tribù incontattate, Perù: dopo anni di lungaggini burocratiche, il governo peruviano non ha ancora riconosciuto legalmente molti territori indigeni da cui i popoli incontattati e contattati di recente dipendono per la loro sopravvivenza.
Domande frequenti
Cosa intendiamo per ‘tribù incontattate’?
- Popoli tribali che evitano il contatto con gli esterni. Possono essere interi popoli o sottogruppi di tribù più grandi, già contattate.
Questo significa che non hanno contatti con nessun altro in assoluto?
- No. Tutti i popoli hanno dei vicini, anche quando sono molti distanti, e sanno della loro esistenza. Nel caso delle tribù incontattate, questi vicini potrebbero essere i membri di un’altra tribù, con cui potrebbero avere o meno relazioni amichevoli.
Potrebbero avere avuto contatti in passato?
- Probabilmente sì. Alcune tribù potrebbero essere state in contatto con invasori, come trafficanti di legname, allevatori o coloni, e poi essersi ritirate per sfuggire alle violenze veicolate dal contatto. Alcuni gruppi facevano parte di popoli più grandi, da cui si sono separati durante la fuga.
Quindi continuano a vivere come vivevano nei secoli passati?
- Assolutamente no, nessuno lo fa. Grazie al commercio inter-tribale, alcuni gruppi amazzonici hanno cominciato a usare armi ancor prima di entrare in contatto con gli esterni. Moltissime tribù incontattate fanno uso di utensili di metallo trovati, rubati o scambiati con i loro vicini, da molti anni, se non addirittura da generazioni. I popoli incontattati delle Isole Andamane, ad esempio, usano pezzi di metallo provenienti da vecchi relitti.
I popoli incontattati sono società incontaminate?
- No. Tutti i popoli cambiano costantemente nel tempo e lo stesso vale per i popoli incontattati.
Così facendo, non gli impediamo di beneficiare della medicina occidentale?
- No. I popoli incontattati hanno conoscenze impareggiabili dei loro ambienti e delle loro piante medicinali, che usano per curare le malattie che conoscono. Ma quasi sempre il contatto con gli esterni introduce nuove malattie verso cui non hanno difese immunitarie e sono queste patologie che finiscono spesso per uccidere una parte del popolo, persino quando ricevono supporto medico d’emergenza dall’esterno.
Se conoscessero il “nostro” stile di vita, sicuramente lo sceglierebbero!
- Il futuro che la società dominante offre loro è quasi sempre al livello più basso, spesso vicino alla povertà assoluta. Ammesso che riescano a sopravvivere, la storia dimostra che, dopo il contatto, gli indigeni finiscono per vivere in condizioni decisamene peggiori.
Non possono “essere lasciati soli” per sempre!
- Perché no, se l’alternativa è la loro distruzione? Siamo contrari ai tentativi di contatto da parte di esterni: sono sempre letali. Devono essere i popoli incontattati a decidere se stabilire un contatto. La soluzione è chiara: proteggere le loro terre per permettergli di scegliere come vivere.