Survival non fa cooperazione perché quello di cui i popoli indigeni hanno bisogno non sono progetti sul campo, bensì sostegno per la difesa dei loro fondamentali diritti umani. L’attività principe è pertanto quella dell’advocacy e compito principale della sede italiana di Survival è tradurre nella propria lingua e di contribuire con i propri mezzi e le proprie risorse nazionali alle campagne più urgenti adottate dall’associazione a livello internazionale, nonché di promuovere il rispetto dei diritti dei popoli indigeni da parte del governo italiano, delle istituzioni e delle aziende nazionali.
Il lavoro è accompagnato da un’intensa attività di ricerca, educazione e ufficio stampa.
Le spese amministrative sono minime. Neanche un centesimo viene sprecato.
In alcuni casi specifici, gestiamo alcuni fondi speciali il cui ricavato viene destinato interamente a progetti ideati e gestiti autonomamente dai popoli tribali.
Il bilancio italiano è sottoposto a revisione dei conti in Gran Bretagna, dove viene poi integrato in quello della sede centrale. Uno schema riassuntivo è pubblicato sul nostro rapporto internazionale annuale. Negli ultimi anni (2005-2013), le entrate della sede italiana di Survival hanno oscillato tra un minimo di 110.000€ a un massimo di 240.000€ (per una media totale pari a circa 170.000€).
Puoi scaricare e leggere i rapporti annuali di Survival: