I Guardiani dell’Amazzonia fermano una banda di taglialegna illegali
22 maggio 2018
Questa pagina è stata creata nel 2018 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
I Guardiani dell’Amazzonia – un gruppo di indigeni che pattuglia la foresta all’interno della riserva di Arariboia per proteggere i suoi parenti incontattati – ha sequestrato una famigerata banda di taglialegna, ha bruciato il loro camion e poi li ha cacciati dalla foresta.
I Guardiani dell’Amazzonia appartengono alla tribù dei Guajajara e difendono un’area che è la regione più minacciata dell’intera Amazzonia.
Nel territorio abita anche un gruppo di Awà incontattati, una tribù nota per il suo amore per gli animali e per la sua straordinaria conoscenza della foresta. Se dovesse entrare in contatto con i taglialegna, la tribù rischierebbe di essere sterminata.
Recentemente i Guardiani hanno individuato alcuni rifugi abbandonati dagli Awà in un lembo di foresta molto vicino a dove operano i taglialegna.
L’area dovrebbe essere protetta come prevede la legislazione brasiliana, ma il mancato rispetto della legge da parte del governo brasiliano e l’estremo pericolo che corrono gli Awà incontattati hanno costretto i Guardiani a prendere in mano la situazione.
Ora temono una violenta ritorsione. I Guardiani subiscono attacchi incendiari e ricevono regolari minacce di morte. Tre di loro sono stati assassinati dai taglialegna nel 2016.
I Guardiani hanno inviato a Survival questo messaggio insieme ad alcune immagini del camion incendiato, carico di legname tagliato illegalmente: “Per favore mostrate al mondo la realtà in cui viviamo. Sappiamo che è rischioso e che abbiamo dei nemici, ma questo non è il momento di nascondersi. Vogliamo che diffondiate queste immagini in tutto il mondo, per permetterci di continuare a proteggere la nostra foresta”.
Survival International ha scritto con urgenza al governo brasiliano sollecitandolo a proteggere immediatamente, e a lungo termine, i Guardiani stessi e l’area che essi lottano per salvaguardare. Survival sollecita anche l’opinione pubblica a sostenere i Guardiani inviando una email ai ministri del Governo attraverso questa pagina del sito.
“I territori indigeni sono la migliore barriera alla deforestazione e questi Guardiani stanno difendendo l’ultima macchia di verde rimasta in un mare di deforestazione” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International. “È un’ulteriore prova del fatto che i popoli indigeni sono i migliori conservazionisti e custodi del mondo naturale. I Guardiani sono praticamente gli unici a interporsi tra i taglialegna e gli Awà incontattati che ancora vivono in quella foresta. L’inerzia del governo brasiliano di fronte al dilagare della deforestazione illegale è vergognosa.”
La candidata alla vice-presidenza del Brasile Sônia Guajajara appartiene alla stessa tribù dei Guardiani ed è la prima donna indigena ad aver mai corso per questo ruolo. Lotta per i diritti indigeni e per la protezione dell’ambiente in Brasile, in un clima politico che è il più ostile ai popoli indigeni dalla fine della dittatura militare nel 1985.
“Il lavoro dei Guardiani è allo stesso tempo estremamente prezioso e incredibilmente rischioso. Noi indigeni non accetteremo mai il saccheggio della nostra Madre Terra – la ascoltiamo e capiamo quello che ci dice, perché la nostra vita dipende da lei” ha dichiarato oggi.
BACKGROUND
I Guardiani dell’Amazzonia
- I “Guardiani dell’Amazzonia” sono uomini della tribù dei Guajajara. Abitano nello stato brasiliano del Maranhão e hanno deciso di proteggere quanto rimane di questo lembo orientale di foresta amazzonica.
- Vogliono salvare la terra per le centinaia di famiglie guajajara che la chiamano casa e per i loro vicini incontattati Awà, meno numerosi.
- “Pattugliamo la foresta, troviamo i taglialegna, distruggiamo le loro attrezzature e li mandiamo via. Abbiamo fermato molti taglialegna. Funziona!" hanno detto i Guardiani del loro lavoro.
- I Guardiani hanno diffuso di recente un video e alcune immagini di un raro incontro con gli Awà incontattati che vivono ad Arariboia. Guarda qui il video
- Per guardare alcuni video in cui i Guardiani raccontano del loro lavoro clicca qui
Tribù incontattate
- Ci sono più di 100 tribù incontattate in tutto il mondo. Hanno deciso di non stabilire contatti regolari con il mondo esterno.
- Non sono popoli ‘perduti’ né fermi nel tempo. Sono consapevoli dell’esistenza del mondo esterno e potrebbero avere contatti sporadici con le tribù vicine.
- Prove inconfutabili dimostrano che i territori indigeni costituiscono la miglior barriera alla deforestazione, in particolare nella foresta amazzonica.
- Le tribù incontattate sono i popoli più vulnerabili del pianeta. Intere popolazioni sono sterminate dalla violenza genocida di esterni che le derubano di terre e risorse, e da malattie – come l’influenza e il morbillo – verso cui non hanno difese immunitarie.
- Non è raro che il 90% della popolazione venga spazzata via a seguito del primo contatto.
Awá
- Gli Awà sono un popolo di cacciatori-raccoglitori della foresta amazzonica, nel Brasile orientale.
- Alcuni Awà sono in contatto con il mondo esterno, mentre altri restano incontattati.
- Gli Awà erano conosciuti come ‘la tribù più minacciata al mondo’. Grazie a una campagna condotta con successo da Survival International, il governo ha espulso i taglialegna illegali da uno dei loro territori.
- La tribù è conosciuta per il suo amore verso gli animali della foresta. Alcune famiglie includono più animali domestici che persone. Tra gli animali di cui si circondano ci sono i coati (simili al procione), i cinghiali e gli avvoltoi reali.
- Le scimmie sono gli animali preferiti dagli Awà e spesso le persone portarno i loro cuccioli di scimmia sulle spalle. Gli Awà salvano i cuccioli di scimmia orfani, li adottano come fossero membri della famigli e arrivano persino ad allattarli quando necessario.
Arariboia
- Il territorio indigeno di Arariboia comprende un bioma unico definito “pre-amazzonico”: l’area di transizione tra la savana e la foresta pluviale vera e propria.
- Qui vivono specie che non si trovano in nessun altro luogo dell’Amazzonia.
- La terra all’interno del territorio indigeno è minacciata dai taglialegna illegali.
- I pesanti tagli dei finanziamenti governativi al FUNAI, il dipartimento per gli affari indigeni, e alla protezione della terra indigena hanno peggiorato ulteriormente la situazione perché l’area non è adeguatamente monitorata né difesa dalle autorità.
- Nella regione opera una mafia del legno potente e violenta, sostenuta anche da alcuni politici locali.