'Smettete di perseguitarci': appello dei Boscimani al governo

19 dicembre 2013

Roy Sesana, leader e portavoce dei Boscimani, nella Central Kalahari Game Reserve, Botswana. © Lottie Davies/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

I Boscimani del Botswana hanno tenuto una conferenza stampa nella capitale del paese per chiedere al governo di porre fine alle persecuzioni nei loro confronti.

Nel corso della conferenza i portavoce dei Boscimani Roy Sesana, Mangana, Keikabile Modogu e Jumanda Gakelebone hanno richiesto al governo un incontro per discutere dei continui abusi dei loro diritti da parte delle forze governative.

Tra il 1997 e il 2005 i Boscimani della Central Kalahari Game Reserve (CKGR) furono costretti ad abbandonare le loro case nel corso di tre ondate di sfratti. Nel maggio 2013 il governo ha cercato di sfrattare anche i Boscimani di un’altra comunità, Ranyane, che si trova fuori dalla riserva.

Nonostante una sentenza della Corte Suprema abbia stabilito l’illegittimità dei trasferimenti forzati, le autorità governative hanno continuato a perseguitare i Boscimani rendendo le loro vite praticamente impossibili.

Oggi la maggioranza dei Boscimani della CKGR è costretta a richiedere un permesso per entrare nella loro casa all’interno della riserva. Le famiglie vengono separate con un sistema molto simile alle Pass Laws dell’apartheid sudafricano: solo chi è stato esplicitamente nominato nella sentenza del processo può muoversi liberamente dentro e fuori dalla riserva.

Oltre a subire restrizioni ai movimenti, i Boscimani non possono cacciare all’interno della CKGR, nonostante la caccia sia un’attività fondamentale per il loro sostentamento. Inoltre, il governo si è rifiutato di ripristinare l’unico pozzo d’acqua della tribù all’interno della riserva, smantellato dalle forze governative durante l’ultima ondata di sfratti.

“Impedire ai nostri bambini di vivere liberamente con i loro genitori all’interno della CKGR è una violazione dei diritti umani” hanno detto i Boscimani a Survival. “Chiediamo al governo di incontrarci faccia a faccia per discutere definitivamente di queste limitazioni che non possiamo più sopportare.”

Survival chiede il boicottaggio internazionale del turismo in Botswana per protestare contro il trattamento che il governo del paese riserva ai Boscimani.

Partecipa al boicottaggio.

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