Caso giudiziario esemplare: sei uomini accusati per l’uccisione di due Guarani
9 febbraio 2012
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Sei uomini sono stati portati in giudizio per l’uccisione di due Indiani Guarani assassinati nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul nel 2009.
Il pubblico ministero ha descritto il caso come una “pietra miliare”.
Genivaldo Verá e Rolindo Verá erano stati uccisi nel corso di un attacco armato, dopo che la loro comunità, Y’poi, aveva tentato di rioccupare la terra ancestrale invasa dagli allevatori.
Il Pubblico Ministero ha annunciato che fra gli incriminati ci sono allevatori e politici, che rischiano condanne per omicidio, occultamento di cadavere, uso d’armi da fuoco e violenza fisica su persona anziana.
Uno degli uomini sotto inchiesta, l’allevatore di bestiame Firmino Escobar, nel 2010 aveva anche tenuto in ostaggio i Guarani di Y’poi, rinchiudendoli nelle loro terre senza possibilità di ricevere cibo e medicinali.
Survival International ha una registrazione in cui Escobar nega l’accesso al villaggio a una campaigner di Survival in incognito. Escobar aveva anche falsamente dichiarato che in quella terra non c’erano Indiani.
Il Pubblico Ministero sta valutando di aprire una nuova inchiesta su altre persone che potrebbero essere state coinvolte dall’attacco fatale del 2009.
Rivolgendosi a Survival, un Guarani di Y’poi ha dichiarato: “È veramente una buona notizia, ed è proprio quello che speravamo”.
Le comunità guarani subiscono attacchi continui da parte di sicari armati alle dipendenze degli allevatori che vogliono sfrattarli dalla loro terra, ma raramente i colpevoli vengono arrestati.
L’avvocato dell’accusa Thiago dos Santos Luz ha descritto la decisione come un passo cruciale “nella lotta per l’efficace tutela dei fondamentali diritti degli Indiani Guarani del Mato Grosso do Sul, che sono vittime di continue violenze”.
Che i responsabili dell’uccisione dei Guarani vengano portati in tribunale è rarissimo. Uno dei pochi precedenti risale al 2011 e riguarda l’assassinio di Marcos Veron, un leader guarani conosciuto a livello internazionale, picchiato a morte nel 2003.
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“Quest’indagine è incoraggiante” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International, “ma il governo brasiliano dovrebbe ricordare che tra i Guarani ci sono molti altri morti che aspettano inchieste e giustizia. Per lungo tempo gli allevatori hanno continuato a sferrare attacchi contro i Guarani nella più totale impunità – la tribù non dovrebbe vivere sotto la minaccia dei sicari per aver ripreso possesso della terra che gli appartiene di diritto”.