Governo indiano accusato di “negligenza” verso le sue foreste
11 ottobre 2011
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Tre stimati esperti hanno criticato un organismo governativo per aver “sistematicamente approvato progetti palesemente dannosi” per le foreste dell’India.
In una lettera al Ministero dell’Ambiente e delle Foreste, i tre hanno accusato i dipartimenti responsabili di aver “abdicato al loro dovere di massimo rigore”.
Ullas Karanth, un esperto di tigri, Amita Baviskar, che ha scritto molti testi sui popoli tribali dell’India e Mahesh Rangaragan, un esperto ambientale molto rispettato, sono tutti membri non ufficiali della commissione che essi stessi hanno criticato.
Una delle principali preoccupazioni sollevate nella lettera è l’uso di informazioni misere e spesso parziali per prendere decisioni di estrema importanza.
La commissione ha la responsabilità di consigliare circa la fattibilità o meno di grandi progetti nelle aree forestali, come la costruzione della miniera su Niyamgiri.
In merito al progetto di Orissa, gli esperti hanno contestato l’estrema leggerezza con cui le decisioni venivano prese: “Un funzionario senior in pensione disse che nell’area era presente un animale a strisce che poteva essere una tigre oppure una iena”.
Il gruppo chiede che in futuro decisioni simili vengano prese solo dopo riflessioni più profonde e ricerche indipendenti.
Le accuse giungono in un momento delicato per la tribù dei Dongria Kondh poiché la famigerata miniera su Niyamgiri è ritornata in giudizio presso la Corte Suprema.