L'Indonesia censura un libro sul Papua Occidentale
12 febbraio 2010
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Il governo indonesiano ha censurato un libro sulla repressione dei diritti umani a Papua. Il libro, scritto dal reverendo Socratez Sofyan Yoman, un rispettato prete papuaso, fa parte di una serie di cinque opere censurate secondo modalità che ricordano il regime autoritario di Suharto.
Il libro del reverendo Yoman, “The Voice of Churches for Suppressed People, Blood and God’s Tears in West Papua” (La voce delle Chiese in favore degli oppressi – Sangue e lacrime di Dio in Papua Occidentale), è stato censurato dall’ufficio del Procuratore Generale indonesiano, che ha anche annunciato l’intenzione di esaminare il contenuto di 200 altre opere considerate troppo provocatorie.
Il Ministro della Giustizia e dei Diritti dell’Uomo Patrialis Akbar ha dichiarato che il suo ministero ha giudicato venti libri come “troppo pericolosi per il pubblico” e che ne raccomanderà la censura. A giustificare la messa al bando dei libri, il ministro ha citato “provocatori incitamenti a disintegrare la nazione”.
Tra le opere che si ritiene compaiano sulla lista si trovano ‘The Indigenous World 2009’ dell’International Working Group for Indigenous Affairs presentato alle Nazioni Unite a New York. Un altro si ritiene sia la traduzione della Dichiarazione dei Diritti dei Popoli Indigeni che l’Indonesia votò all’Assemblea Generale alle Nazioni Unite.
La Commissione per i Diritti Umani dell’Indonesia ha criticato il governo per non aver sostenuto i diritti umani a Papua. Matius Murib, della sezione papuasa della Commissione, ha affermato che la criminalizzazione dei civili papuasi aveva subito un’escalation significativa nel 2009 e che gli attivisti dei diritti umani erano stati sottoposti a controlli serrati e a forti intimidazioni.
Murib ha aggiunto che il governo utilizza strategie militari per confrontarsi con i Papuasi piuttosto che chiedersi se le loro rivendicazioni separatiste non siano dovute al mancato rispetto dei loro diritti fondamentali.