Attesa tra 2 giorni la sentenza storica del caso Boscimani

11 dicembre 2006

Questa pagina è stata creata nel 2006 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il 13 dicembre , a solo tre giorni dalla giornata mondiale dei diritti umani, in Botswana verrà emessa una sentenza storica da cui dipenderà il futuro dei Boscimani. In gioco non c'è solo il diritto di un popolo a vivere e a essere diverso. L'esito del processo, infatti, segnerà la vittoria o la sconfitta di ognuno di noi nei confronti della giustizia e della libertà.

Dopo decenni di persecuzioni e torture, nel 2002 i Boscimani hanno trascinato in tribunale il governo del Botswana per essere stati sfrattati con la forza dalle loro terre ancestrali, ricche di giacimenti di diamanti.

Dai "campi di morte" in cui sono stati deportati, i Boscimani hanno continuato a lanciare appelli al mondo per non essere cancellati dalla faccia della Terra e pochi giorni fa hanno rinnovato la loro richiesta di aiuto anche a Leonardo Di Caprio, star del film "Diamante Insanguinato" uscito negli USA sabato scorso.

Nel corso del tempo, alla voce dei Boscimani si sono sono aggiunte quelle di migliaia di persone nel mondo, tra cui star hollywoodiane e personaggi di fama mondiale come l'arcivescovo Desmond Tutu, Premio Nobel per la pace e veterano della lotta contro l'Apartheid in Sud Africa. Ma le autorità del Botswana non hanno rinunciato ai loro propositi e, se non cambierà presto qualcosa, il genocidio sarà inevitabile.

"Da anni, noi di Survival lottiamo a fianco dei Boscimani, mettendo in campo tutte le nostre forze e le nostre risorse" dichiara Francesca Casella, responsabile per l’Italia di Survival International. "Gli interessi politici ed economici in gioco sono enormi e questa campagna è ormai divenuta un simbolo. Oggi si sta decidendo della vita di milioni di uomini, donne e bambini, nostri contemporanei, che chiedono solo di poter continuare a vivere nelle loro terre in pace e in modo autosufficiente. Imporre con la forza i nostri modelli di sviluppo ai popoli indigeni comporta rischi enormi e spesso finisce col portare loro solo fame, malattia e morte. È tempo di ricordare che la diversità che viene da tutti celebrata come valore irrinunciabile per l'umanità intera, sopravvive solo se vivono i popoli che l'alimentano."

Il processo è diventato il più lungo e costoso della storia del Botswana, nonostante sia stato intentato dai suoi abitanti più poveri. La sentenza verrà emessa a porte aperte.

I Boscimani sperano di vedersi riconoscere il diritto di ritornare a vivere nella loro terra, la CKGR, e di potevi cacciare e raccogliere liberamente. Recentemente, hanno lanciato un proprio sito in cui si possono leggere le testimonianze di oltre 400 adulti che, insieme ai loro bambini, superano il numero di 1000 persone. https://www.iwant2gohome.org

Per vedere o scaricare la CARTELLA STAMA completa clicca qui.

 

Per leggere l'appello dell'arcivescovo Desmond Tutu, Premio Nobel per la pace, al governo del Botswana, clicca qui.

Per leggere l'appello dei Boscimani a Leonardo Di Caprio e scaricare la cartella stampa relativa, clicca qui.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
Email [email protected]

Boscimani
Popolo

Condividere