Comincia un processo storico
24 ottobre 2006
Questa pagina è stata creata nel 2006 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
19 anni dopo l'assassinio di Vicente Canas, è finalmente stato aperto il processo alle persone accusate di averlo ucciso. I dibattimenti sono iniziati oggi a Cuiabà, capitale della regione del Mato Grosso.
Vicente Canas era un missionario al quale dobbiamo il primo contatto pacifico con la tribù degli Enawene Nawe, avvenuto nel 1974. Ha vissuto con loro per 10 anni, condividendo il loro stile di vita e provvedendo all'assistenza medica di base.
Quando li ha incontrati per la prima volta, gli Enawene Nawe erano solo 97. Oggi la loro comunità conta 430 individui.
Vicente sapeva che, per sopravvivere, gli Enawene Nawe avevano bisogno di rendere sicura la loro terra. Nonostante ricevesse minacce di morte e dovesse affrontare una violenta opposizione da parte dei latifondisti e degli allevatori locali, continuò ad esercitare pressioni affinché il territorio venisse ufficialmente riconosciuto. E alla fine ha avuto successo.
Il suo impegno gli è costato la vita. Nel 1987, un gruppo di allevatori entrò nella sua capanna, eretta nelle vicinanze del villaggio degli Enawene Nawe, e lo uccise a coltellate.
Le indagini che seguirono il suo assassinio furono caratterizzate da corruzione e incompetenza al punto che nessuno dei sei accusati fu mai portato in tribunale. Ma oggi, finalmente, tre di loro sono sotto processo, incluso un ex capo della polizia. Due degli altri imputati sono morti mentre il terzo è considerato ormai troppo vecchio per comparire in tribunale.
L'ONG brasiliana CIMI chiede ai sostenitori degli Enawene Nawe di esercitare pressioni sul sistema giudiziario e d'informazione del Mato Grosso e di chiedere che venga finalmente messa la parola fine all'impunità garantita agli assassini. Per leggere l'appello, clicca sul link sottostante:
https://www.cimi.org.br/?system=news&eid=340
Gli Enawene Nawe si stanno battendo per la demarcazione di una parte fondamentale della loro terra, conosciuta come Rio Preto. Al momento del riconoscimento del loro territorio, quest'area venne infatti esclusa. Recentemente, quando si sono recati nell'area del Rio Preto, la zona in cui gli Indiani costruiscono tutti gli anni delle dighe per catturare il pesce, gli Enawene Nawe hanno ricevuto minacce da parte di un gruppo di allevatori locali.
Per sostenere la campagna degli Enawene Nawe clicca qui.