Arrestati leader indigeni del Borneo
12 gennaio 2011
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La polizia del Sarawak, la parte malese del Borneo, ha arrestato due leader indigeni per “possesso di materiale sedizioso”.
La polizia ha fatto irruzione negli uffici dell’Associazione Sarawak Dayak Iban (SADIA) e ha arrestato il suo segretario, Nicholas Mujah, insieme ad altri due uomini. L’altro leader, l’avvocato indigeno Abun Sui Anyit, era stato arrestato giovedì scorso nell’aeroporto del Sarawak. I due uomini sono stati detenuti e interrogati separatamente e sono poi stati rilasciati su cauzione. Ieri Abun Sui Anyit è stato convocato dalla polizia per un nuovo interrogatorio.
Nessun interrogatorio invece per gli altri due arrestati nell’ufficio dell’Associazione: un membro dello staff della SADIA e un osservatore elettorale.
Mujah e Anyit possedevano entrambi dei CD contenenti registrazioni di emittenti radiofoniche e televisive indipendenti.
Le compagnie del legname, con licenze rilasciate dal governo, hanno già distrutto gran parte della foresta pluviale dei popoli indigeni del Sarawak, tra cui gli Iban e i cacciatori-raccoglitori Penan. Oggi, nelle terre indigene vengono aperte anche imponenti piantagioni di palma da olio da parte di altre compagnie, spalleggiate anch’esse dal governo.
“Chiedo alla comunità internazionale di concentrare i vostri cuori sulle sofferenze dei popoli indigeni del Sarawak” ha dichiarato oggi Nicholas Mujah, in Malesia. “A causa delle imminenti elezioni, il governo ha ricominciato ad attaccare gli attivisti e i difensori dei diritti indigeni. Ci stiamo battendo per sopravvivere e conduciamo battaglie legali contro il governo per la nostra terra ancestrale, per impedire che continuino a togliercela”.
Il governo del Sarawak ha ripetutamente limitato i diritti civili di chi si oppone alle sue politiche. Nel 1987 furono arrestati oltre cento Penan per aver retto dei blocchi stradali nel tentativo di tener le compagnie di taglio del legname fuori dalle loro foreste.
Le elezioni nello stato del Sarawak dovrebbero aver luogo nel luglio di quest’anno. Il Primo Ministro Taib Mahmud è in carica dal 1981.
“Taib Mahmud sta raccogliendo una crescente ondata di critiche per il totale disprezzo che il suo governo dimostra nei confronti dei popoli indigeni” ha commentato oggi Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “È improbabile che arrestare i leader indigeni ne accresca la popolarità”.