Survival sollecita il governo malese a difendere i diritti degli indigeni

9 giugno 2010

Un uomo Penan, Malesia. © Andy Rain/Nick Rain/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il Direttore Generale di Survival Stephen Corry ha scritto al governo della Malesia
sollecitandolo a confermare i diritti dei Penan e di altre tribù del Sarawak.

Stando alle notizie diramate dall’agenzia di stampa governativa Bernama, Tan Sri Bernard Dompok – il ministro malese per l’industria delle piantagioni e delle materie prime – avrebbe dichiarato il mese scorso che il governo federale malese e quello del Sarawak erano “sul punto di definire un meccanismo per risolvere il problema dei diritti nativi consuetudinari alla terra”. Il ministro avrebbe reso la sua dichiarazione durante lo svolgersi di una violenta contestazione elettorale nella città di Sibu, nel Sarawak.

Il governo del Sarawak non difende i diritti dei popoli indigeni alla loro terra e consente alle compagnie del legname e delle piantagioni di operarvi senza il consenso delle tribù. I Penan dipendono in modo importante dalle foreste e hanno ripetutamente eretto dei blocchi stradali per tenere lontane le compagnie del legname.

Nelle lettere al Primo Ministro della Malesia e al Capo dei Ministri del Sarawak Stephen Corry ha scritto: “Il mancato riconoscimento, da parte del governo del Sarawak, dei diritti dei Penan alla loro terra viola i principi della Dichiarazione ONU sui diritti dei popoli indigeni e tribali. Attività di disboscamento e piantagioni li hanno impoveriti e hanno distrutto le loro fonti di cibo e acqua pulita. Siamo anche preoccupati per la minaccia di sfratto che incombe sui Penan e su altri popoli indigeni a causa della costruzione della diga di Murum e di altre dighe idroelettriche, progettante ancora una volta senza il loro consenso”.

“Vi sollecito a garantire che i diritti dei Penan e degli altri popoli indigeni del Sarawak siano rispettati e che tutte le attività di disboscamento, coltivazione e sviluppo effettuate sulle loro terre senza il loro consenso siano bloccate.”

Penan
Popolo

Condividere