Rahul Gandhi prende posizione contro lo sfruttamento minerario di una montagna sacra
13 marzo 2008
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Rahul Gandhi, segretario generale del Partito del Congresso attualmente al potere in India, ha preso pubblicamente posizione contro il progetto della compagnia britannica Vedanta di sfruttare una miniera sulla montagna sacra della tribù dei Dongria Kond.
Dopo aver incontrato la scorsa settimana numerosi membri della comunità dongria kond sulle colline di Niyamgiri, Rahul Gandhi ha dichiarato: “Personalmente ritengo che compiere attività mineraria sulle colline significherebbe distruggere l’ambiente e le fonti d’acqua dei popoli tribali, così come la loro cultura e i loro mezzi di sostentamento”.
La Vedanta Resources Plc vuole sfruttare la bauxite delle montagne Niyamgiri nella regione di Orissa, nell’India orientale. Lo scorso novembre, la Corte Suprema indiana aveva respinto il progetto della Vedanta a causa della sua pessima condotta in materia di protezione dell’ambiente e dei diritti dell’uomo. Ma il governo dello stato di Orissa ha ora decido di procedere allo sfruttamento della miniera in società con la Sterlite Industries, la filiale indiana della compagnia. La Corte Suprema deciderà presto se approvare o no la domanda della Sterlite.
I 10.000 Dongria Kond vivono di agricoltura di sostentamento nelle foreste adiacenti le colline di Niyamgiri (montagna della legge).
Rahul Gandhi è figlio di Sonia Gandhi, presidente del partito del Congresso, e di Rajiv Gandhi, ex primo ministro indiano assassinato nel 1991.
Survival ha scritto ai giudici della Corte Suprema e al governo indiano raccomandando di non permettere attività mineraria a Niyamgiri.