Grande entusiasmo per il libro satirico 'Arrivano i nostri!'
10 aprile 2007
Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
A sei mesi dal suo lancio, il libro satirico di Survival Arrivano i nostri! continua a raccogliere grande consenso. Recentemente si sono espressi a suo favore numerose autorità britanniche, tra cui il Primo Ministro e gli Arcivescovi di Canterbury e Westminster, riconoscendo che “lo sviluppo forzato uccide i popoli tribali”.
Arrivano i nostri! ha segnato l'inizio di un'importante campagna di Survival che offre una nuova e radicale visione dello 'sviluppo' e del suo devastante impatto sui popoli indigeni.
Con illustrazioni brillanti e umorismo sardonico, il libro racconta l'arrivo di due dirigenti in una remota comunità tribale con l'obiettivo di portarle lo sviluppo mediante "un approccio integrato interdisciplinare a partecipazione multipla". Il popolo tribale si ritroverà senza terra, ai margini di una metropoli.
"Il piccolo libro di Oren Ginzburg contiene un grande messaggio: dobbiamo evitare l'arroganza di presumere di sapere cosa sia meglio per coloro di cui non ascoltiamo la voce nei dibattiti mondiali. Ci ricorda la nostra comune responsabilità di assicurarci che tutti i popoli possano partecipare attivamente a elaborare le decisioni che hanno un impatto sulle loro vite. Solo allora potremo sperare di assistere a un vero sviluppo."
Mary Robinson, già presidente della Repubblica irlandese e Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, direttrice dell'Iniziativa per la Globalizzazione Etica.
Arrivano i nostri! è stato inviato a tutti i parlamentari del Regno Unito e a tutti i membri del Congresso Usa, agli istituti di educazione allo sviluppo britannici e a molti membri della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite. Tony Blair ha dichiarato che il libro “aiuta a comprendere la complessità e i rischi dell'offerta di aiuto allo sviluppo”.
Edmund Terence Gomez, coordinatore dell'Istituto di Ricerche sullo Sviluppo Sociale delle Nazioni Unite, si è dichiarato estremamente colpito dalla “semplicità con cui sono state illustrate alcune tematiche molto complesse” e ha distribuito il libro nel corso di un recente workshop sui diritti degli indigeni.
La popolarità di Arrivano i nostri! sta raggiungendo ogni angolo del mondo: da quando è stato lanciato sono arrivate richieste di traduzione in giapponese, coreano, finlandese, ungherese, laotiano e cinese.
“Il libro contiene un messaggio sostanzialmente molto semplice” ha dichiarato Francesca Casella, responsabile di Survival Italia, “che deriva dalla pratica del buon senso, ma che troppe persone hanno ormai dimenticato: se vogliamo davvero aiutare qualcuno, dobbiamo prima di tutto ascoltarlo – e non essere noi a decidere quello di cui lui ha bisogno! Inoltre, dobbiamo anche essere disposti a ricevere risposte sorprendenti, che disattendono le nostre aspettative. La necessità di ascoltare non riguarda solo il nostro rapporto con popoli tribali più lontani, ma è una pratica di vitale importanza per l'umanità intera, soprattutto in quest'epoca in cui il concetto di multiculturalismo viene spesso frainteso e attaccato, e in cui si assiste alla crescente imposizione delle proprie idee da parte di pochi.”
Survival Italia ha già inviato una copia del libro a tutti i suoi sostenitori e sta per mandarlo anche a tutti i parlamentari e senatori italiani, a giornalisti e personaggi di spicco del mondo della cultura, della cooperazione e della politica.
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Arrivano i nostri! è disponibile anche in spagnolo (Allá vamos, otra vez) e in inglese (There you go!).
Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
"La freccia lanciata da Arrivano i nostri! In difesa dei popoli tribali colpisce nel segno con velocità, accuratezza e straordinaria ironia. Collaboro con Survival da 33 anni, ma non mi era mai capitato di ritrovarmi tra le mani qualcosa di altrettanto efficace e mordente. Su questi temi sono stati spesi milioni di parole, ma se vuoi veramente capire cosa sta accadendo, beh, allora leggi questo libro!" Stephen Corry, direttore di Survival