Guida alpina italiana attraversa l'Alaska per salvare la terra dei Gwich'in
29 giugno 2006
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Ario Sciolari, guida alpina italiana, ha completato la traversata solitaria dell'Alaska per richiamare attenzione sulla minaccia che pende sulla terra degli Indiani Gwich'in.
Il viaggio di Ario era iniziato a novembre del 2005 e si è concluso a maggio. Con gli sci ai piedi, Ario ha attraversato l'Alaska da sud a nord portando con sè solo una piccola slitta contenente una tenda e le scorte di cibo. Ha camminato a una media di 8/10 ore al giorno, la maggior parte delle quali al buio, con una temperatura media di -30 gradi centigradi.
Il governo statunitense ha destinato una parte della terra degli Indiani Gwich'in, conosciuta come Artic National Wildlife Refuge, alla costruzione di nuovi pozzi petroliferi.
Luci Beach, della Gwich'in Steering Committee ha dichiarato: "Il nostro stile di vita, il nostro diritto alla vita, è inestricabilmente legato ai territori in cui i caribù danno alla luce i loro piccoli, cioè Arctic Wildlife Refuge che noi chiamiamo 'Il luogo sacro dove inizia la vita'. Ebbene sì, noi li consideriamo luoghi sacri. Estrarre petrolio in quell'area non ridurrà il costo della benzina né allevierà la nostra dipendenza dal petrolio straniero; in compenso, i danni che questo arrecherebbe all'habitat naturale dell'orso polare, del caribù, della balena e di milioni di uccelli migratori nonché alla Nazione Gwich'in (la cui vita culturale si basa, da tempi immemori, sul caribù), sarebbe permanente ed irreparabile".
"Ho attraversato l'Alaska da solo, in inverno. Ho compiuto una silenziosa marcia di protesta per aiutare i Gwich'in a salvare il loro popolo e l'Artic Wildlife Refuge, che è da millenni la loro casa. L'ho fatto per loro ma anche per tutti noi, per il futuro dei nostri figli". Ario Sciolari
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