La guerra per la coca mette in fuga i nomadi della foresta
3 aprile 2006
Questa pagina è stata creata nel 2006 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
In Colombia, centocinquanta Indiani appartenenti a una delle ultime tribù nomadi dell'Amazzonia si sono visti costretti ad abbandonare la loro terra sotto i fuochi incrociati della guerra della coca.
Un gran numero di guerriglieri di sinistra ha preso il controllo del territorio indiano e combatte contro l'esercito colombiano e i paramilitari di destra. Tutte le parti coinvolte stanno cercando di conquistare il controllo del ricco traffico della droga che prospera in questa remota regione del paese.
Gli Indiani coinvolti appartengono al popolo dei Nukak-Makù dell'Amazzonia colombiana orientale. La tribù è entrata per la prima volta in contatto con il mondo esterno nel 1988. Da allora, la metà della sua popolazione è morta a causa delle malattie introdotte dagli invasori, principalmente influenza e morbillo; oggi sono rimasti in circa 500 individui. Nel 1997, grazie ad una campagna internazionale, Survival è riuscita ad ottenere la protezione legale del territorio indiano, almeno sulla carta.
Fino a poco tempo fa, nonostante le ondate di violenza e la colonizzazione periodica da parte dei contadini poveri del paese, la maggior parte dei Nukak riusciva comunque a praticare il tradizionale stile di vita nomade basato sulla caccia e sulla raccolta. Ma ora i combattimenti sono divenuti molto intensi e la loro vita nella foresta è diventata impossibile. Oggi è a rischio la loro stessa sopravvivenza.
Se vuoi partecipare alla campagna di Survival per i Nukak-Makù, clicca qui.
Sono disponibili fotografie e filmati.
Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross – 0044 207 6878734 – [email protected]