BACKGROUND
Sierra del Divisor
Nel cuore dell’Amazzonia c’è una regione nota come Sierra del Divisor.
Questa terra unica e ad altissima biodiversità è abitata da diverse tribù incontattate.
Vivono in fuga per salvare le loro vite dai taglialegna e dai trafficanti di droga che hanno invaso la loro terra. Le minacce derivanti dalle prospezioni petrolifere, dalle linee ferroviarie e dalle strade potrebbero spazzarli via.
È stato creato un parco nazionale, ma non è abbastanza.
Se non si interverrà al più presto, i popoli della regione rischiano la catastrofe.
Una terra unica, in pericolo


La truffa della conservazione
La straordinaria biodiversità della regione dimostra che i popoli indigeni sono i migliori custodi dei loro ambienti. Tuttavia, questi custodi e le loro terre non godono della protezione di cui invece avrebbero disperatamente bisogno. Nel 2015 il governo ha creato il Parco Nazionale Sierra del Divisor, celebrato come un passo importante per la difesa della diversità della fauna e dei popoli indigeni. Nella realtà, tuttavia, le vite degli Indiani sono ancora in pericolo perché il governo vuole aprire l’area alle prospezioni petrolifere. È una truffa. E danneggia sia la conservazione sia i popoli più vulnerabili della regione.
La minaccia del petrolio


Strade e treni
All’orizzonte ci sono nuove minacce. Sono infatti state proposte due diverse vie di comunicazione: una strada e una linea ferroviaria. Scorreranno tra Perù e Brasile, e probabilmente attraverseranno il parco nazionale. Queste vie apriranno la regione a ulteriori attività minerarie, a disboscamento e traffici di droga che potrebbero sterminare le tribù incontattate della regione.
Cosa chiede Survival
Il tempo sta per scadere. Survival International chiede al governo peruviano di proteggere le sue tribù incontattate. E questo potrà avvenire solo proibendo le attività commerciali nelle loro terre. Un parco nazionale che permette prospezioni petrolifere al suo interno è una contraddizione e una truffa. E danneggia la conservazione. Difendere i popoli indigeni è il modo migliore per proteggere l’ambiente. Combattiamo questi abusi per i popoli indigeni, per la natura, per tutta l’umanità. Chiediamo al governo peruviano di proibire prospezioni petrolifere nel parco e di proteggere i confini delle terre delle tribù incontattate. Stiamo facendo tutto il possibile per rendere le loro terre sicure e dar loro la possibilità di determinare autonomamente il proprio futuro.
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