“We, the People” - Il calendario 2020 di Survival
Le immagini che compongono lo straordinario Calendario 2020 “We the people” di Survival International hanno vinto il nostro concorso fotografico annuale. Dai ghiacci artici alla foresta amazzonica, le fotografie selezionate raccontano il profondo legame che unisce i popoli indigeni alle loro terre. Dodici suggestivi frammenti di vita quotidiana dei migliori custodi dell’ambiente; uno spaccato degli stili di vita largamente autosufficienti e straordinariamente diversi di popoli unici e spesso minacciati.
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La copertina di “We, the People” 2020, il calendario di Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni.
Un ringraziamento speciale da parte di Survival va a tutti i fotografi che hanno reso possibile la realizzazione di questo splendido calendario.
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© Survival International
Aborigeni australiani, Australia – Da decine di migliaia di anni, gli uomini usano l’impronta della mano per lasciare un segno della propria esistenza. Le mani del logo di Survival International ci ricordano che i popoli indigeni vivono nel presente, e che devono avere un posto nel mondo di domani come chiunque altro. Ma ci rivolgono anche un appello collettivo a sostenerli. Comprando e mostrando questo calendario, diventi parte vitale di questo movimento mondiale.
© Wayne Quilliam / Survival International
Ragazzo Iñupiat, Alaska, USA, 2016 – Più di 150 milioni di uomini, donne e bambini in oltre 60 paesi vivono in società tribali, nei luoghi a più alta biodiversità al mondo. Sono in gran parte autosufficienti e dipendono dalle loro terre per la loro salute e il loro benessere.
© Kiliii Yuyan / Survival International
Bambina tibetana, Tibet, 2018 – I popoli indigeni hanno gli stessi diritti di chiunque altro. Eppure, governi e multinazionali li torturano e li uccidono, li derubano delle loro terre e li definiscono arretrati e primitivi. Lottiamo per un mondo in cui i popoli indigeni, come tutti, possano vedere protetti i loro diritti umani.
© Mattia Passarini / Survival International
Quechua, Canyon Colca, Perù, 2018 – I contributi dei popoli indigeni all’umanità sono incalcolabili. Le patate sono state coltivate dagli Indiani dell’America meridionale, e oggi sono alimento base di quasi il 15% della popolazione mondiale.
© Luis Fabini / Survival International
Donne Sama-Bajau, Filippine, 2015 – Le società indigene sono contemporanee e moderne, semplicemente non sono industrializzate, e da loro c’è molto da imparare. La pasta burak, usata quotidianamente dalle donne Sama-Bajau, è un naturale protettore solare che creano con il riso e la curcuma (ricca di antiossidanti).
© Jacob Maentz / Survival International
Bambina Tla-o-qui-aht, Columbia Britannica, Canada, 2014 – I popoli indigeni sono i migliori conservazionisti. Le loro terre custodiscono l’80% della biodiversità mondiale. Difendere i loro diritti territoriali è il modo più efficace per proteggere l’ambiente.
© Melody Charlie / Survival International
Nomadi, Mongolia, 2017 – Durante il “naadam”, la più grande festa annuale della Mongolia, i cavalli corrono per 30 chilometri guidati da giovani fantini tra i sei e i dodici anni. Il cavallo vincente riceve ciliegie selvatiche e il nome di “Tumay ekh”, ossia “vincitore tra diecimila”; per l’ultimo arrivato, invece, viene intonata una canzone di incoraggiamento, perché possa vincere l’anno seguente.
© Nicolas Senegas / Survival International
Xakriabá, Brasile, 2016 – Al giorno d’oggi, il diritto a essere diversi è sotto crescente minaccia. I popoli indigeni hanno sviluppato modi di vivere che sono largamente autosufficienti e straordinariamente diversi. Le loro conoscenze sono insostituibili e sono state sviluppate nel corso di migliaia di anni.
© Edgar Kanaykõ Xakriabá / Survival International
Uru-eu-wau-wau, Brasile, 2019 – In Brasile, un crescente numero di indigeni coraggiosi e fonte di ispirazione per tutti, sta mettendo le proprie vite in prima linea per salvare l’Amazzonia dalla distruzione. Pattugliano le loro terre, scovano i taglialegna illegali, distruggono i loro equipaggiamenti e li mandano via. Ricevono costantemente minacce di morte da bande di taglialegna armati, ma continuano a lottare perché la loro foresta è la loro vita.
© Gabriel Uchida / Survival International
Ragazza Baka, Repubblica del Congo, 2018 – Le prove dimostrano che i popoli indigeni sono i migliori custodi del mondo naturale. Ma sono derubati delle loro terre e vengono picchiati, torturati e uccisi nel nome della conservazione. Survival guida la lotta mondiale contro questi abusi. Per i popoli indigeni, per la natura, per tutta l’umanità.
© Soledad Longo/Survival International
Collagua, Valle del Colca, Perù, 2018 – I popoli indigeni che mantengono il controllo della loro terra sono più sani, e hanno una qualità di vita decisamente migliore di coloro che sono stati sfrattati e che si sono visti imporre lo “sviluppo” dall’esterno. I popoli indigeni devono essere liberi di scegliere autonomamente come adattarsi a un mondo in continuo cambiamento.
© Ana Caroline de Lima / Survival International
Sciamano, Tuva, Russia, 2017 – I popoli indigeni non sono primitive reliquie di un remoto passato. Sono nostri contemporanei e una parte estremamente importante della diversità umana.
© Yuriy Ogarkov / Survival International
Bambino Nenet, Yamal, Russia, 2018 – Dai ghiacci artici alla foresta amazzonica, la chiave per la sopravvivenza e la prosperità dei popoli indigeni è assicurarsi che le loro terre rimangano sotto il loro controllo. Stiamo facendo tutto il possibile per garantirlo.
© Marco Marcone / Survival International
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