“Da quando è stato riconosciuto il ‘Sito Patrimonio dell’Umanità’, la nostra vita è diventata sempre più difficile”
Kampu, giovane del popolo Karen, proviene dal Parco Nazionale di Kaeng Krachan, in Thailandia. In questo #TribalVoice racconta le condizioni disperate in cui vive il suo popolo da quando la loro casa è stata dichiarata “Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO”, nel 2021. Il riconoscimento è avvenuto nonostante l’#UNESCO fosse a conoscenza della lunga storia di violazioni dei diritti umani del parco, tra cui: sfratti violenti, l’incendio doloso del villaggio di Kampu, molteplici arresti e l’omicidio di Pholachi “Billy” Rakchongcharoen, un attivista karen assassinato nel 2014. Ai Karen è vietato praticare l'agricoltura a rotazione all'interno dell’Area protetta nonostante sia una pratica fondamentale per il loro stile di vita. Dicono che senza la loro terra "i Karen non esisteranno più".
#DecolonizeUNESCO
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Tribal Voice è un progetto di Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. Oltre centocinquanta milioni di uomini, donne e bambini in più di sessanta paesi vivono in società tribali.
Dall'Amazzonia al Kalahari, dalla giungla indiana alla foresta tropicale del Congo, Tribal Voice fornisce loro un palcoscenico.
Sono i migliori custodi del mondo naturale, ma subiscono razzismo e violenze genocida. Vengono derubati delle loro terre e delle loro risorse per profitto, e i loro stili di vita vengono deliberatamente e sistematicamente distrutti.
Qui raccontano di ciò che gli sta più a cuore.
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